Giosetta Fioroni
Giosetta Fioroni nasce a Roma nel 1932 da una famiglia di artisti, il padre Mario è scultore e la madre Francesca dipinge ed è marionettista. È allieva di Giuseppe Capogrossi al liceo artistico e in seguito frequenta l’ Accademia di Belle Arti e l’incontro con Toti Scialoja, suo professore, è elemento importante del suo destino di artista.
Alla fine del 1958 va a vivere a Parigi dove Tristan Tzara le cede lo studio, frequenta molti artisi come Jean Paul Riopelle e Alberto Giacometti, conosce Samuel Beckett. Nel 1964 incontra Goffredo Parise, suo futuro compagno di vita; si circonda e nutre di amicizie con scrittori e poeti come Guido Ceronetti, Andrea Zanzotto, Cesare Garboli e Valerio Magrelli. Esegue per il cinema Nuovo Olimpia di Roma due grandi portali in ceramica che introducono alle sale.
È l’unica figura femminile a far parte della Scuola di Piazza del Popolo con Mario Schifano, Franco Angeli e Tano Festa.
Artista eclettica che ama utilizzare media diversi passa dagli Argenti degli anni sessanta , tele e disegni realizzati con smalti e vernici industriali all’ alluminio, alle sperimentazioni con la fotografia ed infine ad una vasta produzione di ceramiche, dal 1993 realizzate nella Bottega Gatti di Faenza frequentata anche da Mimmo Paladino e Luigi Ontani, con opere dedicate alle fiabe, alla magia e al mondo fantastico tenendo mostre personali nelle principali gallerie in Italia ed all’estero.
“In tutto il mio lavoro c’è una specie di matrice comune che è l’infanzia, un’infanzia particolare, vissuta fra elementi molto legati alla visonarietà. Tutto questo ha avuto un ruolo importante nella scelta di certe cose, di certe inquadrature, perfino di certi modi di immaginare lo spazio. uno spazio sempre così lontano, come accade su un palcoscenico”.
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